Sacha Piersanti – Zero, nessuno e centomila. Lo specifico teatrale nell’arte di Renato Zero

La musica di Renato Zero non è solo musica. Un concerto di Renato Zero non è solo un concerto. Parte da questi due semplici assunti l’idea di Zero, nessuno e centomila, viaggio nella carriera di uno degli artisti più eccentrici e longevi della storia della canzone italiana alla ricerca di quell’elemento tutto teatrale che è alla base dell’unicità, dell’originalità della sua produzione. Seguendo l’evoluzione della proposta artistica di Renato Zero, dalla sua formazione fino alle pubblicazioni più recenti, avvalendosi anche della testimonianza di alcuni collaboratori, il libro mette in luce le modalità, i meccanismi scenici e drammaturgici grazie ai quali la sua musica diventa a tutti gli effetti teatro. Individuati i punti di riferimento teatrali che avrebbero indirizzato il giovane Zero (Petrolini, Poli, Bene…), il volume accompagna il lettore a scoprire i primi tentativi dell’artista alle prese col palcoscenico in opere come Orfeo 9 di Tito Schipa jr e Anconitana di Gianfranco De Bosio, per poi entrare nel vivo del laboratorio creativo, e dunque della scena, di Renato Zero, andando a studiare da vicino la sua tecnica compositiva e performativa. Conclude il volume una puntuale disamina dei concerti-spettacolo più significativi di Zero come cantattore e vero e proprio regista. Metà saggio e metà racconto, ora analitico ora narrativo, un po’ pop e un po’ letterario, Zero, nessuno e centomila si propone così come uno studio alternativo ma indispensabile per chi voglia approfondire o scoprire il “fenomeno Zero”.

Sacha Piersanti è nato nel 1993 a Roma, dove vive e lavora. Dopo la pubblicazione di singole poesie in alcune antologie, esordisce nel 2015 con Pagine in corpo (Empirìa). Nel novembre 2017, in collaborazione con l’attore Emanuele Marchetti, porta in scena alle Officine Pasolini di Roma il progetto teatrale L’ora dell’Alt, ispirato alla poesia di Giorgio Caproni. Del 2018 è la pubblicazione del secondo libri di versi,
L’uomo è verticale (Empirìa). Attualmente collabora con la rubrica Che teatro fa di Repubblica.it come critico teatrale.