Kurt Cobain leggeva Dante. Potrebbe sembrare uno slogan da fiera del libro, invece è la verità. È più che sorprendente e certamente poco noto il rapporto costante tra alcuni dei più grandi interpreti del rock – inglese e americano e la letteratura italiana dal Medioevo fino ai giorni nostri. Un percorso che muove per vie misteriose, dove Dylan rilegge Dante e Petrarca, Patti Smith e Morrissey incontrano Pier Paolo Pasolini, i Radiohead e i Nirvana si inoltrano nell’Inferno della Commedia, Sting evoca Italo Calvino, Mike Patton interpreta Edoardo Sanguineti. Questo studio unico nel suo genere, condotto tra Oxford e Roma, attraverso il dialogo dinamico tra testi musicali e testi letterari, ripercorre cinquant’anni di rock come non l’avete mai letto prima, tra intersezioni inaspettate, scoperte inedite, citazioni, aneddoti, interviste ai protagonisti. Il risultato è un vero e proprio canone alternativo della letteratura italiana declinata nei suoi profili più espressivi e anticonformisti, capace di offrire uno spaccato inaspettato sulla fortuna e sui canali di diffusione della nostra cultura all’estero nel secondo dopoguerra. Un’incursione innovativa nella musica rock a metà tra l’underground e l’Università, impreziosita da testimonianze inedite con un contributo d’eccezione a opera di Carlo e Paolo Verdone – per indagare l’intersezione tra musica e letteratura “in un territorio ancora inesplorato del postmodernismo”, come avrebbe detto Umberto Eco.
Giulio Carlo Pantalei
Nato a Roma nel 1990, si è laureato in Italianistica all’Università di Roma Tre dopo aver vinto una borsa di ricerca all’Università di Oxford. Chitarrista e cantautore nel progetto Panta, ha registrato una session con Carlo Verdone ed è stato scelto nel 2015-16 come Youth Ambassador in Italia per l’ong ONE di Bono degli U2. Scrive di musica su «26Lettere», «Dude» e «Target Magazine».
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Giulio Carlo Pantalei
Poesia in forma di rock
Letteratura italiana e musica angloamericana
Kurt Cobain leggeva Dante. Potrebbe sembrare uno slogan da fiera del libro, invece è la verità. È più che sorprendente e certamente poco noto il rapporto costante tra alcuni dei più grandi interpreti del rock – inglese e americano e la letteratura italiana dal Medioevo fino ai giorni nostri. Un percorso che muove per vie misteriose, dove Dylan rilegge Dante e Petrarca, Patti Smith e Morrissey incontrano Pier Paolo Pasolini, i Radiohead e i Nirvana si inoltrano nell’Inferno della Commedia, Sting evoca Italo Calvino, Mike Patton interpreta Edoardo Sanguineti. Questo studio unico nel suo genere, condotto tra Oxford e Roma, attraverso il dialogo dinamico tra testi musicali e testi letterari, ripercorre cinquant’anni di rock come non l’avete mai letto prima, tra intersezioni inaspettate, scoperte inedite, citazioni, aneddoti, interviste ai protagonisti. Il risultato è un vero e proprio canone alternativo della letteratura italiana declinata nei suoi profili più espressivi e anticonformisti, capace di offrire uno spaccato inaspettato sulla fortuna e sui canali di diffusione della nostra cultura all’estero nel secondo dopoguerra. Un’incursione innovativa nella musica rock a metà tra l’underground e l’Università, impreziosita da testimonianze inedite con un contributo d’eccezione a opera di Carlo e Paolo Verdone – per indagare l’intersezione tra musica e letteratura “in un territorio ancora inesplorato del postmodernismo”, come avrebbe detto Umberto Eco.
Giulio Carlo Pantalei
Nato a Roma nel 1990, si è laureato in Italianistica all’Università di Roma Tre dopo aver vinto una borsa di ricerca all’Università di Oxford. Chitarrista e cantautore nel progetto Panta, ha registrato una session con Carlo Verdone ed è stato scelto nel 2015-16 come Youth Ambassador in Italia per l’ong ONE di Bono degli U2. Scrive di musica su «26Lettere», «Dude» e «Target Magazine».
14.5
2017
192
Prefazione di Carlo e Paolo Verdone