All’ombra dei Nirvana. Il lato oscuro degli anni Novanta: 101 dischi da (ri)scoprire
Negli anni Ottanta le multinazionali dell’industria discografica continuavano a battere la loro consueta strada seguendo l’unico dogma della logica del profitto, mentre il fervido mercato indipendente, parzialmente slegato dalle rigide regole del circuito ufficiale, proseguiva il proprio cammino sondando fenomeni sotto traccia e cercando novità e conferme. Il cambio di paradigma iniziò a concretizzarsi con l’impensabile firma di un contratto major da parte di band quali Hüsker Dü (1986) e R.E.M. (1988) ancora saldamente legate al mondo underground. All’inizio degli anni Novanta, con l’inattesa esplosione del fenomeno Nirvana, con il loro secondo album NEVERMIND (Geffen Records), lo scenario musicale degli States fu completamente stravolto. Il mainstream si aprì, intuendone l’enorme potenziale economico, alla musica alternativa cercando spasmodicamente e con ogni mezzo possibile i nuovi Nirvana, la nuova gallina dalle uova d’oro. Le 101 opere accuratamente selezionate in questo volume, nonostante rappresentino nella maggior parte dei casi evidenti flop commerciali di band perdenti e perdute, meritano una seconda possibilità in virtù della loro bellezza musicale e del loro intrinseco fascino, abbacinante come le scie luminose che certe notti solcano, per un attimo, la volta celeste.
FABIO AVARO Ha collaborato, dall’ottobre del 1987, con le principali testate musicali italiane. Nel 2022 ha pubblicato il libro Trip. Una visione del suono (Cool & Die), nel 2023 Feedback. Il rumore è il migliore amico dell’uomo (Arcana) e From the garage. Cattive vibrazioni dalle viscere dell’America (Cool & Die).
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All’ombra dei Nirvana. Il lato oscuro degli anni Novanta: 101 dischi da (ri)scoprire
Fabio Avaro
All’ombra dei Nirvana. Il lato oscuro degli anni Novanta: 101 dischi da (ri)scoprire
Negli anni Ottanta le multinazionali dell’industria discografica continuavano a battere la loro consueta strada seguendo l’unico dogma della logica del profitto, mentre il fervido mercato indipendente, parzialmente slegato dalle rigide regole del circuito ufficiale, proseguiva il proprio cammino sondando fenomeni sotto traccia e cercando novità e conferme. Il cambio di paradigma iniziò a concretizzarsi con l’impensabile firma di un contratto major da parte di band quali Hüsker Dü (1986) e R.E.M. (1988) ancora saldamente legate al mondo underground. All’inizio degli anni Novanta, con l’inattesa esplosione del fenomeno Nirvana, con il loro secondo album NEVERMIND (Geffen Records), lo scenario musicale degli States fu completamente stravolto. Il mainstream si aprì, intuendone l’enorme potenziale economico, alla musica alternativa cercando spasmodicamente e con ogni mezzo possibile i nuovi Nirvana, la nuova gallina dalle uova d’oro. Le 101 opere accuratamente selezionate in questo volume, nonostante rappresentino nella maggior parte dei casi evidenti flop commerciali di band perdenti e perdute, meritano una seconda possibilità in virtù della loro bellezza musicale e del loro intrinseco fascino, abbacinante come le scie luminose che certe notti solcano, per un attimo, la volta celeste.
FABIO AVARO
Ha collaborato, dall’ottobre del 1987, con le principali testate musicali italiane. Nel 2022 ha pubblicato il libro Trip. Una visione del suono (Cool & Die), nel 2023 Feedback. Il rumore è il migliore amico dell’uomo (Arcana) e From the garage. Cattive vibrazioni dalle viscere dell’America (Cool & Die).
2025
Fabio Avaro
240
16.50