Fin da piccolo la musica è stata per me una compagna fedele e assidua, la colonna sonora costante delle mie giornate. Calcio a parte, dischi, Cd e musicassette erano il mio interesse principale. Ad accompagnare i miei pensieri c’era sempre la canzone adeguata. Poi arrivarono le scuole superiori e questa passione sfociò a poco a poco in qualcosa di più profondo: suonare uno strumento. In particolare il basso elettrico, quello che suonava forte nei dischi dei Police, la band che mi iniziò ancora bimbo al suono del rock. E poi c’era l’heavy metal, che diventò presto il mio genere preferito e mi trasformò in un appassionato metallaro per anni. Con il basso fu amore a prima vista e da allora la mia meta fu una sola: diventare un musicista a tempo pieno. Sono Vicio, il bassista dei Subsonica. Quelli dei dischi di platino. Quelli che si dice siano la miglior live band d’Italia. Quelli che hanno aperto una nuova strada nella musica italiana. Quattro corde racconta tutta questa storia qui e lo fa utilizzando come pretesto 12 canzoni, quelle che hanno segnato i momenti fondamentali della mia vita. È proprio come se fosse un disco da ascoltare, senza un particolare ordine cronologico. Alla fine di ogni “canzone” c’è una piccola meditazione da praticare, messa lì per far sì che ogni esperienza vissuta non rimanga semplicemente relegata nei recessi della memoria.
Luca Vicini
In arte Vicio (Susa, 1971), è da vent’anni il bassista dei Subsonica, con i quali ha accumulato 5 dischi di platino, 2 Mtv European Music Awards e più di mille concerti, tra Italia, Europa, Cina, Giappone, Usa e Canada. Le sue attività parallele nel campo della musica lo vedono operare come produttore/songwriter sia per artisti della scena indie/rock/sperimentale sia per esponenti del mainstream pop, tra cui Raf, Ermal Meta, Antonello Venditti e molti altri. Da anni si occupa di yoga e meditazione. Per Ultra ha già pubblicato Il silenzio tra le note.
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Luca Vicini – Quattro corde. Passato, presente, futuro e Subsonica
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Prefazione di Raf
Fin da piccolo la musica è stata per me una compagna fedele e assidua, la colonna sonora costante delle mie giornate. Calcio a parte, dischi, Cd e musicassette erano il mio interesse principale. Ad accompagnare i miei pensieri c’era sempre la canzone adeguata. Poi arrivarono le scuole superiori e questa passione sfociò a poco a poco in qualcosa di più profondo: suonare uno strumento. In particolare il basso elettrico, quello che suonava forte nei dischi dei Police, la band che mi iniziò ancora bimbo al suono del rock. E poi c’era l’heavy metal, che diventò presto il mio genere preferito e mi trasformò in un appassionato metallaro per anni. Con il basso fu amore a prima vista e da allora la mia meta fu una sola: diventare un musicista a tempo pieno. Sono Vicio, il bassista dei Subsonica. Quelli dei dischi di platino. Quelli che si dice siano la miglior live band d’Italia. Quelli che hanno aperto una nuova strada nella musica italiana. Quattro corde racconta tutta questa storia qui e lo fa utilizzando come pretesto 12 canzoni, quelle che hanno segnato i momenti fondamentali della mia vita. È proprio come se fosse un disco da ascoltare, senza un particolare ordine cronologico. Alla fine di ogni “canzone” c’è una piccola meditazione da praticare, messa lì per far sì che ogni esperienza vissuta non rimanga semplicemente relegata nei recessi della memoria.
Luca Vicini
In arte Vicio (Susa, 1971), è da vent’anni il bassista dei Subsonica, con i quali ha accumulato 5 dischi di platino, 2 Mtv European Music Awards e più di mille concerti, tra Italia, Europa, Cina, Giappone, Usa e Canada. Le sue attività parallele nel campo della musica lo vedono operare come produttore/songwriter sia per artisti della scena indie/rock/sperimentale sia per esponenti del mainstream pop, tra cui Raf, Ermal Meta, Antonello Venditti e molti altri. Da anni si occupa di yoga e meditazione. Per Ultra ha già pubblicato Il silenzio tra le note.