Lunedì 26 novembre alle ore 19,00 presso il BLAH BLAH (via Po, 21 – Torino) ci sarà la presentazione del libro “The Who: A Million Little Memories” di Edoardo Genzolini. Insieme all’autore interviene Carlo Bordone.

 

Il libro

The Who: A Million Little Memories
Ricordi di una rock’n’roll band

 
di Edoardo Genzolini

 
Arcana Edizioni
Pp. 384 – euro 25,00

 
La prima cosa cui solitamente si pensa quando si ascoltano gli Who è il movimento. Non inteso come generica variazione di moto, ma un mo­vimento sempre e specificatamente incalzante, incessante, sostenuto. In gergo Mod si direbbe “Action”; perché sì, gli Who, pur non essendo Mod, dell’essere Mod avevano quell’attitudine a collocarsi sempre un poco più avanti rispetto a un tempo tanto musicale quanto storico e sociale. Sempre più urgenti nell’esecuzione, sempre più esigenti nel­lo sviluppare e nel superare continuamente certi stilemi, gli Who de­clinano azione e movimento in una maniera completamente inedita. Erano, in questo senso, un’entità proteiforme, in cui i mulinelli di Pete Townshend, le pose drammatiche di Roger Daltrey, lo stoicismo inquie­to di John Entwistle e il drumming incessante di Keith Moon conqui­stavano prepotentemente l’attenzione del pubblico durante i concer­ti. C’è stato un periodo, nella carriera degli Who, in cui questo tratto naturale si afferma come non mai. Questo libro intende concentrarsi proprio su quel momento, sviluppandosi in due modi: approfondendo e analizzando criticamente il periodo di massima crescita degli Who, identificato tra il 1967 e il 1974, e avvalendosi di una vasta raccolta di testimonianze esclusive che riguarda tutta la carriera della band, dalla prima formazione come High Numbers nel 1964 fino alla morte di Keith Moon nel 1978. Materiale inedito fornito da amici del gruppo, promo­ter, fotografi o semplici spettatori: scatti rubati, racconti dai backstage, pagine di diari privati, polaroid e super8, racconti di giornate passate in compagnia dei quattro musicisti. “Migliaia di piccoli ricordi” legati a quegli anni in cui gli Who sembravano mutare continuamente, più velo­ci di quel tempo stesso che li stava giocando.

Edoardo Genzolini (Assisi, 1991)
Vive a Perugia, dove si è laureato presso l’Università per Stranieri con una tesi sulla censura cinematografica in Italia. Si è occupato di musica e di cinema per varie testate giornalistiche cartacee e online. Nel 2017 ha realizzato il suo primo film, “buonavisione”, vincitore di una menzione speciale al Brianza Film Corto 2017.